Lavoro sporco.
Sono in attesa sulla riva del fiume… sto aspettando il giorno in cui vedrò il cadavere del mio nemico fluttuare nell’acqua… ma nel frattempo la vita lavorativa attuale non mi concede di certo serenità.
Io responsabile di reparto…
Lei chiassosa operaia che non vuole stare zitta..
Loro che la vogliono fuori..
Io tra incudine e martello…Lei l’incudine …loro il martello..
Chi sono io per decidere il futuro di un’altra persona?? Nessuno.
Se solo le persone che mi hanno portato a questo stato di ansia tendente al vegetativo, avessero anche solo pensato e si fossero messi una mano sulla coscienza ..probabilmente a quest’ora non farei girare l’economia del campo legale…ma le persone prima fanno del male e poi si nascondono dietro a false giustificazioni.
Io non sono così… io non sono manipolabile… io sono ferma e decisa che piuttosto che rovinare la vita di una povera operaia rinuncio al posto che occupo e se proprio vogliono rovinarla…beh sono affari loro.
Tutto questo non è un film…così cantava Gerardina Trovato.. ma la realtà